Propaganda forever. Il nemico vi ascolta. Leggete!

nemicoviascoltaAlcuni giorni fa degli amici mi hanno chiesto di trattare e approfondire pubblicamente un argomento che li ha molto affascinati, avevo accennato con loro di come tutti i maggiori partiti non facciano più politica ideologica, ma siano solo esperti della vecchia propaganda comunista e di marketing. Ho detto tutti, e il primo a farla è proprio lui, quello che vede comunisti ovunque non gli convenga. Celeberrima fu la “doppiezza togliattiana”, quella stessa ipocrisia politica del cittadino onorario sovietico dei migliori anni di disperazione Russa ha fatto scuola fino a diventare l’unica base della politica attuale, ed è per questo che ora sono tutti figli der Migliore (soprannome del compagno Palmiro). Devo ammettere che in verità le strategie di propaganda non hanno colore politico perché piacciono a tutti.

Fatta questa premessa, vorrei subito passare ad illustrare alcune delle strategia di propaganda che, così in alto che in basso, a destra e sinistra tutti usano allegramente. Il primo modo per difenderci è sicuramente venirne a coscienza, comprendere per non essere continuamente presi in giro.

Evangelizzazione della Linea. Che vuol dire? Che ogni volta che un gruppo vuole prendere una decisione, questa è stata già presa dall’Apparato, che ha già scelto e che la indica a chi è secondario come la migliore da scegliere, la più vantaggioso per tutti, ma in realtà favorisce solo l’Apparato. Tutti, non conoscendo le alternative, si fidano della scelta e una volta confermata si impegneranno a lodarla ovunque, insomma ad evangelizzarla.  (Nella verità unica l’Apparato ha somministrato a tutti una cura favorevole solo a pochi, quindi ci si trova davanti a due immagini: quella che rispecchia l’interesse interno, e quella dell’inganno perpetuato inconsapevolmente dai più ingenui all’esterno.)

Conventio ad excludendum. La decisione presa da due o più parti per escludere individui o elementi “pericolosi”, non ortodossi o che si stanno risvegliando da una fede troppo cieca.

Slogan. Un buon slogan, che sia veramente efficace, vale più di mille parole. Esempi: “Prima il nord!”; “Credere obbedire combattere!”; “I corrotti a casa!” (Come mai non in galera?)

Fare propri valori comuni o generali. Provate a chiedere a qualsiasi persona civile se rispetta la democrazia, tutti affermeranno di condividere gli assunti ideologici del potere del popolo, e poi chiedete se votano Partito Democratico? Ovvio che tutti non lo votano, ed è ancora più ovvio che la Democrazia non è prerogativa esclusiva del Pd. Onestà, libertà, tolleranza ecc. sono valori su cui ognuno vorrebbe mettere il proprio copyright.

Denuncia aggressività altrui. Mai strategia politica è stata tanto ipocrita, c’è chi c’ha berlusconi_comunista-2campato una vita denunciando con volenza inudita l’aggressività dell’avversario. Vedi Berlusca con i giudici, o i media che lo attaccano, poverino.

Urlare all’isolamento mediatico. Utile per avere visibilità mediatica, con l’avvento di un certo movimento per anni in Tv, radio, internet, giornali ecc si è parlato solo ed esclusivamente dell’isolamento mediatico che ricevevano (pur di non parlare d’altro). Non è paradossale? Questa strategia è amatissima dai Radicali.

Mostrare vicinanza con il popolo. “La gente ha bisogno d’aiuto!”; “Il popolo è con noi!”; “Vi staremo vicino!”; c’è bisogno che vada oltre? Comunque una la dico lo stesso: la gente non sa, ma capisce!

L’importanza del nemico unico impalpabile. Dal complotto giudaico-massonico allo spread (ma anche prima) il metodo è lo stesso: indicare un nemico invisibile, presentissimo in ogni dove, che vi vede, vi sente, vi segue ovunque, sa cosa pensate, come siete e soprattutto voi non riuscite ad identificarlo in delle persone che conoscete direttamente, ma il sospetto vi rode. Questo comporta una cosa gravissima, se il nemico è invisibile chiunque può essere il nemico. Il profitto che ne traggono i Padroni del Mondo di questa strategia è che si unificano tutti gli impauriti del mondo e sono veramente molto facili da controllare, specie nei consumi e nelle emozioni. Lo Spread! Lo Spread! Dove? Nelle mani di un musulmano di pelle nero   mangiatore di bambini che vi porterà via casa, macchia e cellulare, perché lui ha tutte le colpe!

Non concedere mai nulla all’avversario. Utile per gridare quando il nemico a sua volta non concederà mai nulla a noi, e così potremmo incoronarci del titolo dei Buoni. E se dovessimo esprimere un voto per una cosa meritevole d’avversione? Che domande, ma ci asterremo!

taceteCome è il nemico? Intelligentissimo e avido come un ebreo, furbo come il diavolo, spietato come un saraceno, sempre ad un passo dalla vittoria che ci renderà schiavi se ci lascerà in vita, insaziabile, incontenibile, colpevole di tutto, e chi più ne ha più ne metta. Perché è così? Perché se non lo fosse, se non fosse pieno di qualità, quasi sovrannaturali, si abbasserebbe la guardia dei più invasati, fanatici e fedeli che, non occupandosi del combattere il nemico, potrebbero mettere il naso in cose che interessano i loro leader, e quindi potrebbero scoprire che i primi nemici stanno in casa e gli altri (che usano esattamente gli stessi metodi) oltre la barricata.

Sul binario. Chi fa una sosta psicologica sul corso politico inizia ad innescare dei dubbi su chi controlla il proprio inferiore. Se già una semplice pausa può innescare lo scetticismo, il rivoluzionare una cosa obsoleta è vista con il più forte disprezzo, il dissenso anche minimo in ogni gruppo politico è visto sempre come nemico, anche se andrebbe a vantaggio del Tutto, ma il primo vantaggio per chi è in un posizione dominante è il non dare vantaggi ad altri che non siano suoi diretti satelliti. Non si deve mai far crescere un delfino perché costui domani ci supererà e ci farà scendere dal trono. Guerra sempre aperta a chi non è ortodosso, a chi è deviante e dissente! Si predilige il gregariato alla creatività, il portatore sano di opinioni all’ideatore, il seguace al pensante!

Esaltazione del leader. Così come il nemico deve essere impalpabile, il leader deve essere irraggiungibile, inarrivabile, pieno di qualità positive, quasi coperto da un aura di purezza, un misticismo che quasi lo rende immacolato, imparagonabile con nessuno talmente dovrebbe apparire al di sopra di tutti. Deve sempre dare la sensazione di non essersi mai “umettato” le mani (lui magari noi, ma chi per lui sì, sennò non fosse lì a dettare morale e a parlare come un guru), perché un leader chiacchierato è una brutta immagine per il partito (infatti, il nostro monarchico PdR non è mai stato leader effettivo del suo partito), anche se poi il partito pullula di corrotti quello non è un problema: chi è senza peccato scagli la prima pieta. I nuovi leader, poi, usano un linguaggio da teenager, sono simpaticoni, usano parole come “cool”, “trendy”, “elimination” e nel fare tutto questo sono… patetici! Ah dimenticavo: la loro immagine come in ogni dittatura deve essere ovunque.

Peso delle persone. Una società sana valuterebbe i propri cittadini sul valore delle proprie capacità intellettuali, sul talento, sull’estro, sulla creatività se non proprio sulla genialità: fantascienza, neanche a dirlo! C’è stato un periodo che la società è stata divisa per censo, anche lì non è che le cose andavano proprio a meraviglia, ma sicuramente era meglio di come è divisa la società attuale: per valori massmediatici e consumistici (valori spesso speculari). Chi li governa in realtà? Sua altezza reale la TV. Le private sono di quel signore anziano in finta decadenza, e le pubbliche sono divise tra i partiti: il cerchi so chiude. Per inciso: nelle grandi città ha più potere un pubblicitario in gamba che un politico. Invece, nei piccoli centri il peso di una persona è dettato dal bacino di voti che possiede, se poi è imbecille o ladro poco importa, forse va bene proprio così.

Conventio ad tacendum. Con la conventio ad excludendum il procedimento è simile, ma come si capisce in questo caso si tace qualcosa di scomodo come un “abbiamo una banca”, oppure l’interesse privato che influenza un intero partito e le sue scelte, e molte altre scomodità di sangue, soldi e scandali giudiziari vari.

Damnatio memoriae. O anche condanna della memoria, consiste nella totale eliminazione di elementi che ricordino una persona e tutto quello che potrebbe o si potrebbe tramandare ai posteri di lui. A chi è successo? A mio avviso a molti di cui non si vuole tramandare maggiormente l’insegnamento, tipo Mazzini, o Norberto Bobbio o molti altri, ricordati solo per mantenere una parvenza di riconoscimento, ma se le loro eredità culturali fossero veramente applicate non si farebbe scempio dell’Italia. Oggigiorno solo pochi poi ne ricordano le opere compiute in vita, e se ne dannano. (La damnatio memoriae puoi anche iniziare con una persona che è ancora in vita, con un boicottaggio silenzioso).

Effetto gregge. O il comportamento del gregge, che consiste nel seguire in modo gregario, quasi per naturale conseguenza, un gruppo di individui (spesso ritenuti, anche inconsciamente, una maggioranza). I politici, i lobbysti, i gli speculatori di ogni natura cercano di persuadere le masse e indirizzarle verso un illusorio nucleo vincente, maggioritario o di interesse/desiderio ingannandoli con frasi tipo “vinciamo noi”, “ormai nessuno li vota più”; “sei rimasto solo tu senza, tutti gli altri lo stanno comprando”; “come fai a starne senza”; “non puoi non averlo”… le avete mai sentite queste frasi?

Di strategie di propaganda ce ne sono tantissime, per esempio, il ricorso all’autorità, alla paura, manipolazioni di dati, notizie e foto; la stereotipizzazione, l’appello all’uomo della strada, e molte altre che lascio alla curiosità del gentile Lettore andare a cercare per la proprio comprensione, e perché no, per il proprio utilizzo. Ma sono sicuro che chiunque abbia letto questo modesto scritto avrà acquisito un anticorpo in più contro le macchinazioni del potere sfrenato e spietato.

© Jim Tatano – clicca qui per andare alla pagina di Facebook

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